Si prosegue nel segno della ciucca perenne, siore e siori, ecco a voi il liquore di liquirizia.
Si ringrazia per la ricetta il collega Max della sede di Reggio, che mi ha offerto un bicchierino del suddetto liquore in una pausa pranzo intra-riunioni tanto per alleggerire un po’ la giornata.
Allora per avere un litro di liquore si fa così: si comprano i semini di anice, e se ne misurano 10g. Se ne avanzano, si possono masticare un pochino di semini dopo i pasti, che fanno digerire, sono buoni e non somigliano per niente a quello che ci viene in mente come anice, che sarà qualche fetenzia chimica.
I suddetti 10g di semini si mettono a mollo in mezzo litro d’alcool, e ci si lasciano per 5 giorni (sì perchè questo liquore non ha i tempi biblici soliti – 40 giorni di infusione – si fa in una settimana con ingredienti non stagionali, perciò è comodo).
Passati i cinque giorni, si prendono 50g di liquirizia PURA (i bastoncini neri, senza zucchero, senza gomme, insomma le rotelle della Haribo NO), e si fanno sciogliere sul fuoco in 250ml di acqua. Vi sembrerà che non sia possibile invece la massa di simil cacche di pecora poi si scioglie.
In altri 250ml di acqua si fa uno sciroppo, la ricetta originale dice con 500g di zucchero, ma vista l’esperienza del liquore di menta, riduco drasticamente: 250g di zucchero. Poi mi prende il panico che sia troppo sdolcinato e ci aggiungo dell’altra acqua fino ad arrivare a 375ml di acqua e 250g di zucchero. Peste mi colga, dopo aver messo tutto insieme sembra amaro come la cicuta. Aggiungo lo zucchero che manca (altri 250g) con un bicchiere d’acqua per scioglierlo. Voi seguite la ricetta originale che fate meglio…
Quando è tutto ben sciolto, si mette insieme e si lascia riposare 2 giorni. Terminato questo periodo, voilà: si filtra, si imbottiglia e si può bere (sbatacchiando la bottiglia prima di servire perchè sedimenta un po’). Meglio se freddo di frigo. Se avete la pressione alta magari non esagerate…
12 commenti
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31 ottobre 2008 a 7:52 am
dempraex
Io vorrei provare a fare il genepì, ma dove trovo la materia prima a Milano?
So che ci sono coltivazioni in Piemonte… perchè se non sbaglio è una specie protetta.
Si accettano consigli/indicazioni, in merito
baci
31 ottobre 2008 a 9:00 am
amaramara
Posso garantire la riuscita di codesto prodotto! è buonissimo 🙂 (oltre che alzare la pressione però bisogna dire che agita un pochino,quindi meglio berlo di giorno così ti dà la “smossa” 😀 )
31 ottobre 2008 a 12:37 pm
marco
sì, in effetti è qualcosa di talmente inutile da risultare quasi inconcepibile (per questo, credo, che solo la mia ragazza – che è giapponese – è riuscita ad azzeccarlo!)! Potevo astenermi dal comprarlo, considerato il risibile prezzo di 70 centesimi di euro? ovviamente no!
xDD
comunque, sta per arrivare a casa il nuovo grande acquisto del millennio: il temperamatite elettrico!
speriamo che funzioni bene! (se manco funziona… che sola! xD)
ciao!
Marco
ps sì sono drogato di shopping inutile… del resto fin quando posso godermi quest’orgia consumistica a basso costo, approfitterò delle vane soddisfazioni che mi offre l’era moderna.
31 ottobre 2008 a 12:41 pm
marco
manca una virgola dopo “del resto” xD (e dici, perché me ne accorgo solo ora? nel frattempo mi stavo informando sui prezzi del mascarpone a domicilio!)
31 ottobre 2008 a 9:06 pm
cinciamogia
@ dempraex: allora, la moglie del fratello di mia suocera, che è piemontese, credo lo faccia, ma non ho capito se di sfroso o sa dove comprare la pianta (un po’ come la genziana, che quella giusta si trova in erboristeria in Abruzzo). Prometto di informarmi, se ci riesco te la faccio procurare, insieme alle modalità di utilizzo.
@ amaramara: grazie! In effetti l’ho usato a scopo terapeutico quando ero a casa, che mi girava un pochino la testa per calo di pressione. Un bicchierino di liquore e hic saltavo come un grillo. Bella scusa la pressione eh?
@ Marco: 70 centesimi? Ma il Giappone non era il posto più caro dell’universo? Guarda se vengo a farci un giro mi dovranno tenere al guinzaglio, che mi compro l’impossibile. Ma a proposito di liquori…cosa mi dici dell’Umeshu?? Secondo me è un nettare divino. Ma cosa ci fai con il mascarpone? Vuoi far provare ai tuoi l’ebbrezza del tiramisù fatto in casa?
3 novembre 2008 a 1:09 pm
marco
brava, hai indovinato: tiramisù fatto in casa! purtroppo, il mascarpone qui è talmente caro (quello della galbani viene 3000 yen – il che, grazie alla superba colata a picco dell’Euro, equivale a 24 Euro) che mi ha limitato finora.
il Giappone, in effetti, non è per niente caro: anzi, molte cose costano meno che in Italia a parte: 1) frutta e verdura 2) borse firmate. se puoi fare a meno di comprare frutta e verdura crude e borse firmate, allora sei a cavallo! ^^
comunque, la cavalletta crocca bene, ed alla fine sa di caramello.
3 novembre 2008 a 1:09 pm
marco
a proposito dell’Umeshuu… giri il dito nella piaga: non posso bere, io!
3 novembre 2008 a 8:01 pm
cinciamogia
Gulp!!! 24 euro? E se usassi la ricotta? Lo so che non è lo stesso ma magari è più abbordabile..Però in effetti si capisce, è un prodotto deperibile, e importarlo dall’Italia deve essere abbastanza un bordello.
Mi spiace che tu non possa bere, l’Umeshu merita eccome (e poi è leggero come liquore). Intolleranza all’alcool?
5 novembre 2008 a 2:31 am
marco
grazie ^^ in effetti e`piaciuta molto!
per l’umeshuu, altro che intolleranza all’alcool: in Giappone e`vietato bere ai minori di 20 anni, e la cosa la prendono alquanto sul serio!
😥
5 novembre 2008 a 6:25 pm
Serena
se non si fosse rotta la luce in cucina e dovessi andare avanti a candele (sì sono così genovese da non cambiarla nemmeno) e se non fossi negata in cucina (tanto da carbonizzare la torta pronta buitoni) e se non fossi così svogliata (così da mangiare solo 4 salti in padella) ma soprattutto se avessi qualche elemento tipico della cucina (quali piatti, forchette, bicchieri…) pulito, allora potrei tentarlo anche io…visto il risultato poi 😀
è una congiura del grande demone celeste c’è poco da fare XD
(finalmente anche io sul tuo blog 🙂 un bacio!)
5 novembre 2008 a 9:11 pm
cinciamogia
@ Marco: acc! Allora quando raggiungerai i 20 anni, ciucca colossale di Umeshu per festeggiare. Devo ammettere che non è più un mio problema..a meno che non ci sia anche un’età massima per poter bere…
@ Serena: ciao, benvenuta!! Dopo la descrizione che mi hai fatto dello stato della cucina grazie al tuo coinquilino, invidio i tuoi anticorpi! Prossimo batch di produzione del liquore, te ne preparo una bottiglia. Però al tuo coinquilino, se non pulisce, niente. In castigo.
5 novembre 2008 a 10:13 pm
Serena
i miei anticorpi hanno anche trovato la cura contro la sars stando qua…ormai non devo vacinarmi per andare da nessuna parte -_-
yeah!! aggiungerò un altro liquore al frigorifero…sempre molto vuoto di cibi commestibili ma decisamente (stra)colmo di bevande vietate a Marco 😛