Allora, qui nel paesello da domenica scorsa è iniziata la differenziata con raccolta porta a porta. Siamo andati a prendere l’ambaradan che comprende:
– cestello dell’umido con i sacchetti biodegradabili da mettere nel contenitore condominiale
– il secchiello del secco che andrà lasciato fuori dal portone, con i suoi sacchetti neri
– i sacchetti gialli della plastica
– le istruzioni stampate su cosa va e dove e quando (la carta ha un bidoncino condominiale, e ogni cosa viene ritirata in un giorno preciso della settimana).
E’ da notare che se nei sacchetti (che sono molto trasparenti) c’è un rifiuto non conforme, tutto il sacchetto verrà lasciato lì con un cazziatone scritto; sacchetti non conformi non verranno ritirati.
Due giorni che bazzico per il paesello limitrofo e vedo gente di qua con aria ultrafurtiva, manco spacciassero, che molla sacchetti misti nei bidoni. Pensavo quasi di farmi pagare per portare la spazzatura a Genova quando vado a lavorare, poi ho pensato a 50km di autostrada con le puzze della rumenta altrui nella Titina e ho desistito.
E’ da lunedì che vedo borse di plastica abbandonate qui e là nei posti più impensati, e i classici contenitori cilindrici che si trovano in strada pieni fino all’orlo.
Stasera esco a buttare nel contenitore dell’umido il mio sacchettino verde con le bucce delle arance, e di fianco ci trovo un sacchetto dell’indifferenziata, pieno di carta, a 1.5m dal legittimo bidone della carta.
Ora. Va bene che può essere difficile adattarsi, ma mi chiedo se la gente pensa di essere furba o è, semplicemente, completamente idiota.
8 commenti
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17 febbraio 2014 a 5:03 PM
Ibadeth
La seconda che hai detto. La gente è imbecille. O lo fa apposta, per far vedere che “non mi fregano, a me” (???). Non hanno capito che, se non differenziamo, pagheremo più tasse per il rusco.
19 febbraio 2014 a 1:49 PM
cinciamogia
Eh, sì. In Liguria si definisce “tagliarsi il belino per far dispetto alla moglie”.
A parte ciò, credo sia una delle cose che odio di più del carattere italiano: la furbetteria. Avrà anche ragioni storiche (le dominazioni straniere, ecc) ma ora è insopportabile.
19 febbraio 2014 a 4:53 PM
SyS
opto per la seconda.
anche qui la differenziata, ma non porta a porta. c è il bidone dell umido in ogni dove, chiuso a chiave (e ti danno la chiave quando stipuli in contratto) e le isole dove portare plastica, vetro carta e alluminio. il secco non riciclabile va in un macchinario che si attiva con l uso di una tessera magnetica.
e c è gente che lascia il sacchetto di non so che lì… come dite “mah… fate un po’ voi”.
comunque… il top è stato un mio conoscente che mi racconta sta cosa:
“mio cognato è di Padova.. (e con la moglie abitano a Trento n.d.a.) e ci dice che da voi non sono così fiscali con la raccolta differenziata come qui da noi a Trento, così quando è nato il figlio, ogni domenica che veniva giù a Padova a trovare i genitori, caricava i pannoloni sporchi (di tutta la settimanaaaaaa???) così li poteva buttare nel secco piuttosto che portarli lì in ricicleria…
UN GENIOOOOOO!!!!
19 febbraio 2014 a 9:55 PM
cinciamogia
Mamma mia che orrore!!! 😀
Non voglio sapere che atmosfera si respirava in casa sua al sabato sera….
20 febbraio 2014 a 7:36 am
SyS
da tagliarsi con l accetta! 😀
6 marzo 2014 a 6:34 PM
Viviana B.
Ma no, è la semplice, banalissima prerogativa italiana – quella che ci ha sempre fregato e sempre ci fregherà – di crederci sempre più furbi. Noi (non tutti ovviamente, ma in misura significativa purtroppo) non rispettiamo le regole: le aggiriamo. Parcheggiamo sui marciapiedi, ignoriamo gli attraversamenti pedonali, gettiamo divani nei boschi e portiamo la rumenta indifferenziata nel paese vicino… Questo è uno dei motivi principali che mi fa sentire molto più svizzera che italiana, unitamente alla mia passione per l’hockey su ghiaccio!
Purtroppo chi agisce così non si rende conto di una grande verità cantata, mi pare, da Umberto Tozzi: tanto prima o poi gli altri siamo noi…
6 marzo 2014 a 6:36 PM
Viviana B.
Ah, dimenticavo: la tua idea imprenditoriale di trasportatrice di rumenta mi ha fatto rotolare dal ridere! 😀 Complimenti per l’articolo, scritto benissimo!
8 marzo 2014 a 1:48 PM
cinciamogia
Grazie!
Condivido il fatto di sentirsi un po’ svizzere (che per me, geograficamente parlando, non ci sta molto).