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3 commenti
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10 febbraio 2010 a 7:07 PM
fusis
madò che invidia….bellissimo, tutto così caldo e profumato!!! e con l’acropoli e le sue cariatidi ho ragiunto il picco massimo di estasi ;)!!
bellissime cincia..facci sognare!!
11 febbraio 2010 a 10:48 am
Viviana B.
Che bello vedere come, facendo la stessa crociera e vedendo gli stessi luoghi, in realtà si resti affascinati e colpiti da cose diverse!
Io ad esempio su un cammello non ci sarei salita nemmeno dietro minaccia e mio marito ha fotogrfato il sedere della sfinge dicendo che da quella prospettiva non l’inquadra mai nessuno… He! He! He!
Bellissime foto, mi viene voglia di ripartire SUBITO! 🙂
11 febbraio 2010 a 10:33 PM
cinciamogia
@ Fusis: caldo sì…profumato in Egitto non esattamente. Però vale certamente la pena di andarci, e una volta nella vita la crociera secondo me va fatta; a volte non è tanto per i posti che visiti (anche se andare al caldo d’inverno è un piacere impagabile) quanto perchè il viaggio in mare, che è relativamente lento, ti restituisce il senso delle dimensioni del mondo e delle distanze. Poi per me è una tappa della mia lunga marcia di avvicinamento al mare…
@ Viviana: è vero, figurati che io e il consorte giriamo insieme ognuno con la sua macchina fotografica, nello stesso momento, e fotografiamo spessissimo cose diverse, o peggio ancora la stessa cosa con prospettive diverse (bè c’entra anche il fatto che usiamo obiettivi diversi, ma tutto sommato anche la scelta dell’obiettivo riflette un po’ il gusto del fotografo). La ciappina della sfinge l’ho fotografata anche io, e anche la zampetta in fase di restauro!
Non mi ha minacciata nessuno per farmi salire sul cammello, ma diciamo che per me il cammello scarroccia troppo. (La foto infatti non è in diagonale perchè esprime dinamismo o vuol fare la foto artistica…è perchè l’ho fatta senza guardare, ero attaccata come una cozza al pomello della sella e non riuscivo ad inquadrare).
Ripartirei immediatamente anche io (però cammelli basta).